Cos’è l’armocromia? È veramente utile?
In parole brevi, l’armocromia è una disciplina che determina la gamma di colori che più sono in armonia con la carnagione (il sottotono per essere precisi), il colore degli occhi e dei capelli di ognuno di noi. Questa disciplina tende a dimostrare che effettivamente ci sono colori che “stonano” con il nostro incarnato ingrigendolo o rendendolo piatto, tirando fuori i nostri difetti creando ombre e, che ci sono colori che invece donano luminosità all’incarnato, ci danno un’aspetto più sano, fresco e mettono in risalto i nostri punti forti.
Ma come e quando nasce questa disciplina?
Nel 1920, nasce negli Stati Uniti una rivoluzione del colore, con la nascita di nuove industrie del colore e la relativa diffusione di libri pantone, utilizzati per lo più come strumento di marketing. L’analisi personale del colore raggiunge il suo picco massimo negli anni ’80 ed è ritornata di voga intorno al 2010 a seguito della sua diffusione per mano di molti consulenti di immagine, nello specifico con l’analisi “stagionale” ovvero il posizionamento di ogni persona di una specifica stagione, alla quale corrisponde una precisa gamma di colori abbinabili. Siccome 4 stagioni non bastano per definire tutte le varianti dei vari tipi di carnagione, sono successivamente state create delle sottostagioni dove una stagione può essere più chiara o più scura, o neutra. Ci sono ancora scuole di pensiero diverse a tal riguardo, poiché c’è chi punta sul sottotono, chi invece considera di più il colore degli occhi e dei capelli, e cosi via.
L’analisi che faccio io è l’unione di tutte queste teorie, ossia carnagione, sottotono, colore degli occhi e colore dei capelli, e non uso la classificazione in stagioni perchè non credo nelle categorie standard ma nell’unicità di ognuno di noi. Questo significa però, che la gamma di colori personalizzata che presento ai clienti è in armonia con i loro colori attuali: tingere i capelli di un colore diverso, indossare delle lenti a contatto colorate, farsi una lampada, sono tutti elementi che alterano di qualche tonalità e si ha quindi bisogno di una nuova tavola con la gamma dei colori adattata ai cambiamenti.
Quali fattori vanno tenuti presente per un’attenta analisi cromatica come la intendo io?
– la temperatura della pelle (ossia il sottotono + il colore di occhi e capelli)
– il contrasto (ad esempio pelle chiara + occhi e capelli scuri)
– la saturazione (ossia capire se vi donano colori accesi, o colori meno brillanti.I meno saturi solitamente hanno una componente di grigio che li smorza.)
Ci tengo ad inserire qui una piccola distinzione tra colori caldi e freddi e tra tonalità calde e fredde. Un colore caldo come il rosso, ad esempio, ha delle tonalità più calde e delle tonalità più fredde e lo stesso discorso vale per le tonalità dei colori freddi. Questo lo spiego perché spesso alcune persone ricevono la loro palette cromatica e mi chiedono sorprese “Ma io pensavo di star bene solo con colori freddi e qui mi hai messo dei rossi. Come mai?”
Perché evidentemente non ti stanno bene i colori freddi (a nessuno stanno bene SOLO colori freddi come ad esempio blu e viola, che vita triste sarebbe!) ma le tonalità fredde.
Per aiutarvi ulteriormente ho creato una piccola tabella con alcuni colori e la loro tonalità calda VS la loro tonalità fredda.
L’armocromia, per fare un esempio molto semplice, vi mette in un punto preciso della ruota cromatica e in base a quello è facile capire quali sono i nostri colori complementari, ossia da evitare perché ci sbattono, non ci donano (per quanto riguarda vestiti e accessori, le regole per il make up sono diverse). Ad esempio, se si è nello spettro del viola, si dovrebbero evitare le tonalità che si trovano nello spettro del suo colore complementare, ossia il giallo e potete osservarne un esempio nella prima immagine con la mia tabella cromatica.
Spero di avervi schiarito un po’ le idee e di avervi fatto capire perché, quando mi chiedete una consulenza su “che tipo di fisico ho e cosa mi metto?” io vi propongo anche di farvi l’analisi cromatica perché indossare i vestiti giusti ma del colore sbagliato vi darebbe comunque l’idea che forse i consigli dati non erano esatti, mentre in realtà erano incompleti.